La Solitudine Dei Numeri Primi Pdf UPDATED Free
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La solitudine dei numeri primi libro scritto da Paolo Giordano nel 2008 e nello stesso anno in grado di aggiudicarsi il Premio Strega e il Premio Campiello, e inoltre valutato come libro di un grande e alto spessore, tutto grazie alla mani sapienti del suo autore.
Il rapporto che ci pone davanti Paolo Giordano è un tipo di rapporto tra due persone unite ma allo stesso tempo inevitabilmente divisi, ed è per questo che vengono paragonati a due numeri primi.
Materie:Scheda libroCategoria:LetteraturaDownload:848Data:14.11.2008Numero di pagine:9Formato di file:.doc (Microsoft Word) Download AnteprimaScrivi le due cifre: solitudine-numeri-primi_1.zip (Dimensione: 10.44 Kb)trucheck.it_la-solitudine-dei-numeri-primi.doc 42.5 Kbreadme.txt 59 Bytes
Alice ha sette anni e odia la scuola di sci, ma suo padre la obbliga ad andarci. È una mattina di nebbia fitta, lei ha freddo e il latte della colazione le pesa sullo stomaco. In cima alla seggiovia si separa dai compagni e, nascosta nella nebbia, se la fa addosso. Per la vergogna decide di scendere a valle da sola, ma finisce fuori pista, spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canalone innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un ragazzino intelligente con una gemella ritardata, Michela. La presenza costante della sorella umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei. Per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia decide di lasciare Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e di Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze, così profondamente segnate, si incroceranno e i due protagonisti si scopriranno strettamente uniti eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano primi gemelli: due numeri primi separati da un solo numero pari, vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Questo romanzo è la storia dolorosa e commovente di Alice e di Mattia, e dei personaggi che li affiancano nel loro percorso. Paolo Giordano tocca con sguardo lucido e profondo, con una scrittura di sorprendente fermezza e maturità, una materia che brucia per le sue implicazioni emotive. E regala ai lettori un romanzo capace di scuotere per come alterna momenti di durezza e di spietata tensione a scene più rarefatte e di trattenuta emozione, piene di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.
Romanzo di formazione, narra le vite parallele di Alice e Mattia attraverso le vicende spesso dolorose che ne segnano l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta. Edito da Mondadori, ha ricevuto i Premi Strega[1], Campiello opera prima[2] e Premio letterario Merck Serono[3]2008. Secondo Tuttolibri, La solitudine dei numeri primi è il libro più venduto in Italia nel 2008, con più di un milione di copie acquistate.[4]
Mattia, pur non sapendo di cosa si tratti, accetta l'invito di Alice e torna in Italia: Alice, dubbiosa sull'identità della ragazza vista, non trova il coraggio di raccontare a Mattia ciò che credeva di aver visto, ma i due amici passano un pomeriggio insieme durante il quale Alice lo bacia, scoprendo così di essere ancora innamorata di lui. Nonostante ciò non riescono a superare il muro di solitudine che li separa, e Mattia ripartirà senza che il loro rapporto abbia avuto alcuno sviluppo. I due ragazzi sono infatti paragonati a due numeri primi gemelli (numeri primi solitari ed isolati, ma vicinissimi fra loro, poiché separati da un solo numero): accomunati dalle stesse particolarità, attratti l'uno verso l'altra, non riescono mai ad unirsi, perché divisi da un invalicabile ostacolo.
I destini di Mattia e Alice si incrociano: i due (ormai) ragazzi si conosceranno a scuola.Secondo Mattia (un vero genio della matematica) loro due sono come i numeri «primi gemelli» ossia «coppie di numeri primi che se stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero»; insomma, dei numeri primi «ancora più speciali», fermo che, magari, anche agli stessi numeri primi «sarebbe piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque», senza tuttavia esserne capaci.Quelle di Mattia e Alice sono due solitudini destinate ad incrociarsi, ma non certo ad unirsi, per via della ineluttabile regola dei numeri primi gemelli.
Il questo articolo si parla di famiglie di numeri naturali: dopo aver definito il grado di solitudine di una famiglia di numeri naturali, lo si calcolerà per diverse famiglie, vedendo che alcune sono solitarie, altre no.
«Tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero».
Paolo Giordano nasce a Torino nel 1982. Impegnato nel settore della ricercascientifica in ambito fisico, è anche e soprattutto uno scrittore italiano, a seguito delsuo romanzo d'esordio, "La solitudine dei numeri primi", pubblicato nel 2008.Diventato immediatamente un best-seller, il libro gli ha dato la possibilità di vincerediversi premi letterari (Premio letterario Merck Serono nella sezione narrativa,Premio letterario Frignano opera prima, Premio letterario Alassio Cento libri - UnAutore per l'Europa) e farsi conoscere al grande pubblico.
stesso e esternizzando ed esorcizzando il male che ha fatto a sua sorella sulla suapelle.La vera protagonista di questo romanzo rimane però la solitudine che avvolge tutte lecose, che esiste e sussiste anche stando insieme a tantissima gente; una solitudine cheè anche interiore, il non sentirsi parte del mondo che ci circonda, sentirsi diversi e perquesto emarginati, sbagliati, la solitudine apparentemente non può essere abbattuta,che è metaforicamente rappresentata dal numero che separa le coppie di numeri primigemelli.
La solitudine dei numeri primi è una lettura a mio parere molto piacevole escorrevole. Paolo Giordano fa ampio uso del discorso indiretto libero e adotta unregistro linguistico colloquiale, con termini informali e una sintassi piuttostosemplice, basata sulla coordinazione. 2b1af7f3a8